di Paolo Gentiloni

Innanzitutto il decreto Urbani, varato dal precedente governo Berlusconi. Un decreto per nulla equilibrato, tutto concentrato sulla logica -peraltro rivelatasi irrealizzabile- della criminalizzazione di qualsiasi forma di downloading illecito individuale. Si vuole riproporre quell’esperienza fallimentare?
E poi, seconda ragione di allarme, i riferimenti fatti dal Ministro Bondi alla discussione in corso in Francia, dove proprio in settimana approda in Parlamento la legge Hadopi secondo la quale il downloading illecito provoca automaticamente e per semplice via amministrativa il distacco della connessione a internet utilizzata per scaricare il file tutelato da copyright. Una misura di una durezza e di una rozzezza incredibili -basti pensare che l’illecito anche occasionale di un singolo provoca la sospensione del diritto a collegarsi in rete per un’intera comunità (familiare o altro)- ma a quanto pare fortemente sponsorizzata dal Presidente Sarkozy.
Sarà bene vigilare nelle prossime settimane sull’attività del “Comitato” nostrano. Per il futuro dei diritti d’autore e dell’industria culturale c’è bisogno di rilanciare con serietà (e magari con il sostegno di forti incentivi dello Stato) l’offerta legale di contenuti on line; di lavorare sui tempi delle finestre di uscita dei diversi prodotti; e di concentrare l’azione repressiva nei confronti della pirateria organizzata.
Non c’è invece alcun bisogno di un nuovo tentativo, magari “alla francese”, di criminalizzare il peer to peer.
Fonte link sito: http://www2.paologentiloni.it/?p=1745
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